Cos’è la mindfulness?
Per mindfulness si intende “portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994), diventando così consapevoli delle sensazioni, emozioni e pensieri che caratterizzano il presente.
Spesso accade che siamo continuamente proiettati nel passato o nel futuro, senza riuscire a goderci il presente, come se vivessimo con il “pilota automatico” inserito. Ci perdiamo in pensieri, avvenimenti, aspettative e ricordi, senza concentrarci su cosa ci sta accadendo nel qui ed ora.
Le nostre giornate sono talmente veloci che non ce ne rendiamo conto. Infatti ci sono 3 elementi che ostacolano particolarmente la nostra consapevolezza: l’iper connessione (smartphone, tv, tablet..), la vita frenetica ed il multi-tasking.
La vita che conduciamo viene percepita come stressante, a tal punto che ci ammaliamo o ci sentiamo infelici. Per questo motivo, gli interventi basati sulla mindfulness sono sempre più utilizzati nell’ambito della salute per la gestione dello stress, dell’ansia e nel dolore cronico, in quanto consentono di apprendere un atteggiamento consapevole e privo di giudizio nei confronti dei sentimenti e delle sensazioni, anche dolorose o sgradevoli, abbassando la percezione dello stress e migliorando la qualità di vita.
A livello emotivo e psicologico, la mindfulness ci permette di cogliere i nostri schemi di pensiero negativi prima che questi ci travolgano, restituendo la libertà di esercitare un maggior controllo sulle scelte che facciamo e quindi sulla nostra vita.
Da dove deriva la mindfulness?
Il fondatore della mindfulness è J. Kabat-Zinn, biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachussets e fondatore della Clinica dello stress che, a partire dal 1979, ha sviluppato un protocollo per introdurre la meditazione di consapevolezza come intervento in contesti clinici e ospedalieri: MBSR – Mindfulness based stress reduction.
La pratica della mindfulness
Sviluppare un “atteggiamento mindfulness” favorisce la nostra capacità di essere presenti e riflettere sulla nostra esperienza interiore, consentendo di:
- prestare attenzione al momento presente in modo particolare, con intenzione;
- sviluppare un atteggiamento non giudicante rispetto ai propri pensieri e stati emotivi;
- essere gentili e compassionevoli con se stessi;
- adottare un atteggiamento di curiosità, apertura e accettazione verso se stessi e verso gli altri;
- maggiore connessione mente-corpo e riconoscimento dei propri bisogni;
Esistono modalità differenti per praticare la mindfulness:
- pratica “formale”, ovvero in momenti dedicati come la meditazione, il silenzio, ecc;
- pratica “informale”, consiste nell’esercitare consapevolmente l’attenzione al momento presente durante le normali attività della vita quotidiana (mentre mangiamo, camminiamo, facciamo la doccia, ecc).
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