Quando le relazioni familiari sono difficili o conflittuali non è semplice, soprattutto quando si prova risentimento nei confronti dei propri genitori.
Dalle storie di alcuni pazienti ho sentito necessario dedicare un articolo su come a volte le persone vivono con difficoltà il rapporto con i propri genitori, arrivando a provare odio e risentimento nei loro confronti e allo stesso tempo senso di colpa nell’avvertire questi sentimenti. E’ comprensibile come dietro a questi sentimenti ci siano sicuramente stati comportamenti o episodi che ci hanno fatto soffrire, ma come superare tutto questo?
Quando si è bambini generalmente si tende a idealizzare i propri genitori e a sviluppare un rapporto di dipendenza da loro, non essendo ancora indipendenti ed autonomi. Il bambino inoltre non riconosce se il genitore è cattivo nei suoi confronti e deduce che se il genitore li fa male o lo abbandona, la colpa è solo sua perché se l’è meritato, essendo cattivo.
Alla base di rapporti familiari tormentati, crescendo, è normale provare rancore per chi ci ha fatto del male, anche se questi sono i tuoi genitori. Ci risulta difficile comprendere di poter provare sentimenti ambivalenti: amore e odio allo stesso tempo. Ma potremmo considerarci integri quando riusciremo ad accettare queste sue parti di noi, diventando consapevoli di noi stessi sia nel bene che nel male.
Cosa serve andare in terapia?
La terapia si permette di diventare pienamente consapevoli di sè, vedendo se stessi per quello che si è e cercando di ritrovare l’amore per se stessi, che va al di là dei pregi e difetti, del giusto o sbagliato, e dell’affetto che tutti avremmo voluto dai nostri genitori.
Per chi sente di voler iniziare questo nuovo anno affrontando la propria storia personale e familiare e riscoprendo il desiderio di amarsi un po’ di più, può farlo consultando un professionista. Per chi invece è interessato a riflettere su questa tematica in autonomia consiglio il seguente libro: “Onora il padre e la madre… quando lo meritano” di Maria Cristina Strocchi e Luigi Jodice.
